Una natura incontaminata, uno specchio d’acqua dove vengono coltivate le preziose risorse del Mare Adriatico con valorizzazione dell’ecosistema marino e una torre costruita da Carlo V come baluardo a difesa dei pirati saraceni.
Le aree protette di Pineto e Atri rappresentano un’attrattiva per gli amanti delle due ruote che tra un cambio e un altro restano affascinati dai sentieri della pineta e dai Calanchi lungo i percorsi della liquirizia.
Quest’ultima, definita l’Oro nero d’Abruzzo, vanta una lavorazione millenaria e conserva innumerevoli proprietà dissetanti e antinfiammatorie per chi non si ferma mai e ha l’anima da ciclista.
Un territorio che è pronto ad ospitare chi col passo leggero della bici riesce a scovare le magiche dune della riserva protetta del Cerrano o a meravigliarsi di fronte alle “Unghiate del diavolo” definiti così i Calanchi proprio per la loro conformazione.